domenica 18 aprile 2021

2017: storia di una strega e di un rospo viscido

 E arrivò il 2017 e sulla falsa riga degli anni precedenti, iniziò con una certa irrequietazza emozionale...

Continuai la mia vita tra amici, lavoro e gite culturali e piano piano iniziò a farsi strada un'idea... l'idea che dovevo assolutamente realizzare qualcosa di mio... mi convincevo sempre di più che il progetto di creare una mia famiglia fosse lontano o non contemplato e allora mi domandavo: "davvero mi vedo ancora qui tra 5 anni? in un bilocale arredato che non rappresenta nulla di me?" e allora iniziai a sognare una casa tutta mia... ma era un progetto abbastanza ambizioso e dovevo studiarci su...

nel frattempo uscì fuori la strega cattiva... e quando l'Avvocato, strafidanzato ormai da un anno, si fece vivo, iniziammo una serie di messaggi che nulla avevano a che fare con le nostre innocenti chat di un anno fa... erano messaggi provocatori... audaci... e lui cadde come un pero...

in realtà all'inizio pensavo che magari si fosse reso conto con il tempo che gli mancavo... e quindi un pò avevo delle aspettative differenti... 

quando una mattina me lo ritrovai davanti la porta di casa e mi baciò nel giro di un paio di minuti, pensai che forse avevo ragione... ma poi mi resi conto che per lui era solo un gioco eccitante... 

non ci fu nessuna dichiarazione d'amore, nessun dialogo, nessun rimorso da parte sua... 

lo vidi finalmente così imperfetto... così superficiale... 

e si risvegliò la strega... 

che in una notte trasformò quel "principe" in un rospo insignificante... così debole, così infedele...

Tornai a casa da quella serata senza alcuna emozione... e mi resi conto di quanto piccolo fosse come uomo... e non fu più parte della mia vita. 

Non so perchè mi comportai in quel modo, mi sentivo la paladina di non so quale giustizia... la scopritrice di traditori... la smascheratrice di finti cavalieri... ero anche un pò soddisfatta di questa scoperta... 

poi parlai con Enza, la voce della mia coscienza, che mi smontò tutta questa idea di eroina e mi fece sentire un po' in colpa... 

d'accordo non sarà stato un comportamento da medaglia d'oro ma mi aiutò a chiudere un capitolo.

giovedì 15 aprile 2021

2016: highlights

E allora mi ridimensionai... scesi dal piedistallo da cui guardavo il mondo con superiorità e come un cucciolo smarrito mi rintanai tra gli affetti più cari...

Ero ammaccata... ferita, triste... credo che fosse un acculumo di tutto quello che avevo vissuto negli ultimi anni impegnata a cercare invano la mia rivincita. 

E mi caddero un infinità di capelli e familiarizzai con il termine "alopecia areata da stress"... la presi sul ridere... perchè io non ero stressata... evidentemente il mio corpo si ribellava alla mia mente. Il mio corpo mi urlava: "fermati! rilassati!"

E così a maggio mi regalai un weekend a Verona con annessa gita a Gardaland e capatina a Venezia... io e la mia amica di sempre e risate a mai finire... mi rigenerai... 

A Luglio mia sorella, la mia metà di cuore, si sposò... e io fui presa dall'entusiasmo dei preparativi e non pensai più al mio destino da zitella che incombeva su di me...

L'estate passò allegramente e tra un weekend a Favignana e uno in giro per la Sicilia, cominciai a realizzare che da sola io stavo bene... avevo trovato il giusto equibrio e sapevo che la mia serenità dipendeva solo da me...

In autunno fece capolino virtualmente il "marito ancora inconsapevole"... voleva sapere come stavo, cosa combinavo... e io non lo so perchè ogni volta alla fine gli rispondevo... 

e così ricominciammo a sentirci sporadicamente, a parlare del più e del meno... a tenerci compagnia... 

io a Palermo da sola nel mio bivani arredato a cenare davanti la tv con un bicchiere di vino e lui a Catania da solo, stanco da lavoro si preparava la cena e nel frattempo decidevamo insieme cosa guardare in tv.... per poi discuterne per una sera intera...

Penso a una di quelle sere e a quel senso di "solitudine" che svaniva con le nostre chiacchere futili e sorrido...

Il nostro rapporto comunque finiva lì... niente di più... e anche quelle rare occasioni svanirono... non ce la facevamo proprio a essere costanti!

A fine anno andai a Monaco a vedere i mercatini di Natale... un incanto! Posti bellissimi e risate infinite... il modo migliore per chiudere un anno speciale.

mercoledì 14 aprile 2021

2016: Il Cavaliere "oscuro"

Il 2016 è stato un anno di transizione...

sempre meno adolescente e un po' più matura...

alternavo momenti frivoli con gli amici a profonde introspezioni e dialoghi filosofici con l'amica di una vita... ci interrogavamo sul futuro... 

cominciavo a credere che forse per me il progetto di famiglia non era contemplato... forse avrei solo dovuto abituarmi alla mia vita attuale...

l'anno iniziò con l'Avvocato che mi regalò un weekend a Firenze e io che rifiutai l'invito per non illuderlo ancora...

e dopo successe l'impensabile...

l'Avvocato decise che era giunto il tempo di rinunciare a me e conobbe un'altra ragazza...

E a me prese una gelosia folle! Nel momento in cui realizzai che lo stavo perdendo, mi accorsi di quanto era importante per me...

E allora pensai: “Ok, ora ti riconquisto! Tu ami me... devo solo ricordartelo e farti capire che io provo qualcosa”.

Ed io che ero straconvinta che lui sarebbe corso da me... accusai il colpo di un rifiuto secco!

Non ci fu verso... lui mi aveva sostituita... era andato avanti e io provai in tutti i modi a convincerlo che stavo facendo sul serio! Che volevo darci una possibilità! Ma niente!

La sera prima del suo primo appuntamento con la ragazza, mi presentai a casa sua... ci fu anche il fatidico bacio... lui vacillò un pò... indeciso se rinunciare a quell'appuntamento... ma io spavalda e assolutamente convinta che sarebbe stato mio, gli dissi: “passa la giornata con lei, schiarisciti le idee” e quella se lo portò via!

Io adesso ci penso e rido perchè davvero la mia convinzione allora era assoluta... io non ci potevo credere che dopo tutto quello che aveva fatto per me, lui ci rinunciasse così... che figura da cretina!

E continuai per un po' nel mio intento...

Avete presente la scena dei cartelloni in love actually?

Ecco io l'ho riadattata a me e a lui... e mi presentai sotto casa sua con tanto di cartelloni romantici e lui ne fu colpito certamente... ma ormai non c'era più un noi e continuò a dirmi che aveva messo una pietra sopra sui suoi sentimenti e adesso c'era un'altra.

Il suo rifiuto mi arrivò come un pugno in faccia... e ammetto di essere stata male... anche troppo...

con il senno di poi, credo che a stare male fosse il mio ego... rifiutata da un tizio che avevo rifiutato 1000 volte... ben mi stava!

martedì 13 aprile 2021

2015: fuori corso...

Gli amici furono una costante anche in questo anno... 

Ci furono weekend spensierati e allegri... giochi in spiaggia, flirt estivi...

Il mio Cappellaio Matto faceva capolino raramente... ed ero io che avevo bisogno di lui... della nostra "intimità"... perchè lui sembrava l'unico in grado di leggere dietro le mie maschere...

Nessuno mi sembrava davvero interessato a capire chi fossi... potevo indossare una maschera diversa dall'altra... e non se ne sarebbero accorti perchè nessuno avrebbe scavato in profondità...

Anche l'Avvocato che mi vedeva tanto perfetta, non ha mai cercato di capire cosa ci fosse sotto...forse si aspettava che mi aprissi io... la verità è che ho il difetto di essere terribilmente gelosa del mio "intimo" da non riuscire a condividerlo con chiunque.

Ci fu un ragazzo però che riuscì ad attirare la mia attenzione... con la sua testa... i suoi pensieri, il suo mondo complesso e io per un attimo abbassai le difese e lo lasciai entrare... durò poco... a quel tempo il mio animo era troppo irrequieto e non sono stata particolarmente gentile con tante persone.

"Divoravo" tutto quello che di bello c'era da prendere da una persona e poi passavo oltre... 

Non è bello da dire, ma tutte queste novità ed emozioni insieme, mi stavano svuotando...

Come se volessi sempre di più...

Per il mio compleanno l'Avvocato mi regalò una giornata al mare molto bella... e con il senno di poi, l'anno seguente, rimpiansi la mia superficialità nel non vedere oltre in lui... ma me la fece pagare! L'anno seguente l'Avvocato mi restituì tutto con gli interessi!

E per chiudere il 2015 in breve, quell'estate fu l'ultima volta che rividi il mio "straniero"... 

Passai per caso con la macchina sotto casa sua e lui era lì accanto alla sua moto parcheggiata... 

Fu più forte di me... mi fermai in mezzo alla strada, gli suonai e lui si girò e mi vide... 

gli sorrisi... con la bocca, con gli occhi e con il mio cuore... e lui mi sorrise, nello stesso modo... 

E me ne andai... 

Tremavo come una foglia...


2015: incidente di percorso...

E dopo aver traslocato nella mia terza casa... qualche giorno dopo ho pensato bene di cadere in motorino e fratturarmi la rotula! Più di un mese e mezzo ingessata, chiusa in casa dei miei...

Questa roba dei traslochi mi stava decisamente sfuggendo di mano!

L'Avvocato sempre presente ha cercato in ogni modo di farmi passare il tempo il più velocemente possibile tra libri, giochi di società, Sky e peluche.

Lui c'era... e c'erano gli amici...

Con grande sorpresa fu “virtualmente” presente anche il futuro marito... cercava di interessarsi... ma la verità è che ci conoscevamo poco e niente, che mi aveva stufato il suo mood negativo e quindi il suo interesse non mi colpì.

A Giugno fui pienamente in piedi... ripresi la mia vita.. rividi il futuro marito... volevo essere superiore ma non ci riuscì pienamente... lui mi confidava le sue pene d'amore e io soddisfatta ridevo e pensavo: “Ben ti sta!”

e una sera di Luglio, colpa del vino o dell'astinenza, tutti i miei buoni propositi di tirarmela fallirono, e passammo una di quelle notti di passione che l'Afrodite che è in me, ballava e saltellava come una matta...

l'indomani lui non si fece sentire, e io mi stufai... credo mi scrisse in serata e io non gli risposi...

fu così per un paio di giorni... non gli risposi mai...

non avevo voglia di un rapporto ad intermittenza...

Da lì a poco, si trasferì a Catania per vivere insieme alla sua amata... si lasciarono poco dopo definitivamente, ma lui rimase a Catania e si fece la sua vita...

Se penso oggi a quanto mi ha fatto penare all'inizio, appena torno a casa e lo vedo, lo picchio!

2015: il Cavaliere senza macchia

E così tornai ai miei amici... e a quella vita da single a cui piano piano mi andavo abituando...

ma questa volta alle frivolezze da ragazzina, affiancai l'incanto dell'opera a teatro... una magia senza tempo... quanto mi manca il teatro!

E aggiunsi anche escursioni alla ricerca dei tesori della mia città... la mia amata città piena di arte e cultura... qanat, chiese, cripte, giardini, mercati... una meraviglia dietro l'altra... un aspetto di me che finalmente sviluppavo...

Meglio non avrei potuto rappresentarmi: metà frivola e metà secchiona... a mio agio soltanto in equilibrio tra le due cose.

Il titolo di Cavaliere senza macchia passò ad un avvocato conosciuto l'estate prima... se dovessi descriverlo in breve per dargli una facile lettura, direi che è esattamente la copia spiccicata di Picone... e per questo tutto il nostro rapporto è stato un continuo ridere e scherzare...

ma anche per questo io non riuscivo a vedere oltre una profonda amicizia...

quell'anno l'Avvocato mi corteggiò in tutte le maniere possibili e immaginabili... fece l'impossibile per attirare la mia attenzione... con gesti piccoli e grandi... qualche giorno dopo che lo conobbi, mi venne a trovare a lavoro e mi regalò una caffettiera per la nuova casa in cui traslocai (che era la seconda ai tempi), solo perché parlando quella sera avevo accennato al fatto che non avrei potuto farmi il caffè al mattino... qualche giorno dopo ancora mi portò un cd di Renga con l'invito a studiare le canzoni per il concerto che ci sarebbe stato a breve, a cui mi portò...

con il trasloco dovetti comprare una piccola cucina su misura da adattare in veranda e lui si premurò che qualcuno la montasse a dovere... mi portò all'Ikea per rendere quella nuova casa un po' più mia... e quando mi lamentavo delle mie giornate storte, mi portava a cena fuori a mangiare il mio cibo preferito per tirarmi su.

Ci provai a farmelo piacere... aveva tutte le qualità dell'uomo perfetto... ma il cuore non lo comandi e io non ne ero attratta...si illuse per un po', o meglio fui io ad illuderlo...

Ai suoi occhi ero perfetta... e questo appagava il mio ego.

Nonostante il mio tirarmi indietro, lui non smise mai di essermi vicino...

qualsiasi cosa io potessi pensare di desiderare, per lui era già cosa fatta.

Un altro “angelo custode” che si prendeva cura di me.

2015: e il futuro marito non consapevole...

Riuscì a dormire appena 3 ore quella notte e l'indomani ero un mezzo zombie ma felice...

La stessa sera uscimmo per un aperitivo e tra confidenze e risate arrivò il nostro primo bacio...

Come ricordai nel nostro video del matrimonio, dovetti scomodare Picasso per quel bacio... scarabocchiai tutto il vetro appannato della sua macchina per disegnargli un percorso contorto che lo avrebbe portato a me... e così fu... alla fine però! Quando non ci credeva più nessuno che avremmo fatto sul serio... io per prima! Ma questo venne molto dopo...

Il giorno dopo era a cena a casa mia e rimase lì tutta la notte... il mattino seguente mi svegliai con uno sconosciuto nel mio letto e la stessa cosa deve aver pensato lui che dopo una colazione flash scappò via ed io andai a lavorare nel pomeriggio con 1000 pensieri in testa...

Iniziò un periodo di tira e molla tra due persone molto simili ma in due periodi della loro vita completamente diversi!

Lui depresso per la fine di una storia di soli 6 mesi che io non riuscivo a considerare tanto importante...

Io super propositiva e determinata ad ottenere finalmente quello che volevo... io che custodivo gelosamente tutte le mie ferite... che il mio passato bruciava ancora tanto, ma che non mi avrebbe impedito di andare avanti...

e così parlavamo tanto, ci confrontavamo... ma io non riuscivo a capire come ci si potesse impelagare in una storia di così poco conto... sminuivo quello che doveva sentire perché solo io pensavo di sapere cosa significasse amare e perdere qualcuno che era parte di te. Ero presuntuosa, forse... è solo che ero davvero convinta che molti davvero non sapessero cosa significasse amare.

Nemmeno lui lo sapeva a quei tempi... ma intanto si decantava paladino di questo amore verso colei che lo portò effettivamente lontano da me.

In preda ai miei entusiasmi, gli corsi dietro per un po'... cercai in tutti i modi di fargli capire cosa potevamo essere... avevo un piano... conquistarlo a tutti i costi...

uscivamo, ridevamo come due cretini, facevamo l'amore, gli dedicavo pensieri intimi e profondi... e a volte gli urlavo contro tutto il mio disappunto! Non capivo davvero... c'erano momenti in cui eravamo perfetti... e momenti in cui si perdeva in altro... in cui gli ero indifferente...

a volte tanto presente... tra la scelta dell'ennesima casa in affitto in cui traslocare (la terza!), l'acquisto della lavatrice, le sorprese dopo lavoro... e a volte inesistente!

Gli regalai un libro con le 100 cose da fare assolutamente in Sicilia sperando di farle insieme un giorno... lungimirante io, disfattista lui...

E così dopo neanche due mesi, decisi che il suo essere negativo non poteva buttarmi giù... e lo lasciai nella sua depressione post rottura e io tornai ai miei amici e all'adolescenza tardiva...

2015: SPOILER! Conosco mio marito... in mezzo ad un altro anno di caos

 E così inizia il 2015...

C'eravamo lasciati con un bacio mozzafiato sotto la pioggia dato al bel Peter Pan bolognese... e quel bacio mi era piaciuto così tanto che a gennaio presi e andai a Bologna per un paio di giorni a conoscere meglio Peter... 

alla fine mi è piaciuta molto più Bologna di lui... e nel giro di poco sparì...

e una domenica pomeriggio di marzo, assonnata sul divano, guardando il Kilimangiaro, mi contatta un tipo su Facebook... il giorno prima avevo ricevuto la sua richiesta di amicizia e dopo attenta analisi fotografica decisi che era carino abbastanza da dargli un'opportunità se mi avesse contattato... e alla fine passammo la domenica in chat... e così il giorno seguente e l'altro ancora... 

il mercoledì mattina eravamo seduti al tavolino di un bar per un caffè... 

di quel primo incontro ricordo un venditore ambulante che ci diede due braccialetti della fortuna rossi che legammo al polso ignari di quello che avrebbero rappresentato. 

Ricordo che tornai a casa con il sorriso... e che aprì un nuovo diario per scrivere di questo ragazzetto dagli verdi che aveva catturato la mia attenzione... mi piaceva cavolo... e non mi spiegavo come mai mi avesse colpita tanto... 

L'indomani del nostro primo caffè, all'uscita da lavoro alle 23 ci siamo visti per un bicchiere di vino... 

chi mi conosce sa quanto io sia intrattabile quando finisco di lavorare alle 23 e l'indomani inizio già alle 7... quanto calcolo le ore di sonno e quanto sia insofferente... 

quella sera però tornai a casa alle 3 di notte inoltrate e la sveglia suonò alle 6.

Ricordo che il mio cuore fece un piccolo sobbalzo quando lo vidi ridere... 

e pensai subito tra me e me: "Oh no! Ci risiamo!"

lunedì 12 aprile 2021

2014: fuori corso...

 E per chiudere l'anno in breve, in mezzo al Cappellaio Matto, le corse in motorino e la mia adolescenza tardiva, ci sono stati anche:

- una serie di appuntamenti fallimentari, nessuno degno di nota... se non per farmi 4 risate al solo pensiero... 

- un ballo scalza sull'erba a notte fonda, sulle note di Mannarino, con un compagno di ballo impensabile

- l'incontro con un nuovo cavaliere senza macchia di cui ancora ignoravo l'importanza

- un Peter Pan aitante e con l'accento bolognese che mi regalò una gita fuori porta a Dicembre da commedia romantica natalizia con tanto di presepi e bacio sotto la pioggia...

Ah, dimenticavo... 

in estate rividi per la prima volta il mio "straniero" dopo il nostro addio... 

lo chiamai così perchè era come se fossimo diventati due estranei dopo tutto quello che avevamo vissuto... come se mi avesse cancellata... non gliel'ho mai perdonato questo... io avevo tanto bisogno di sapere che lui ci sarebbe stato sempre e comunque... e così non fu...

ma oggi credo che proprio perchè siamo stati il mondo l'uno per l'altro, non avrebbe avuto senso restare in contatto in un'altra vita... perchè è questo che è accaduto... ho vissuto un'altra vita da quando ho chiuso la porta di casa sua alle mie spalle. E lui non ne fa parte.

Era con la sua nuova fidanzata... il mio cuore si fece piccolo piccolo... 

Mi ubriacai e cominciai uno dei miei deliri filosofici... 

L'indomani però... c'era Marco ad ascoltarmi, a prendermi per mano e portarmi nel boscco incantato in cui mi perdevo tra le sue braccia...


venerdì 9 aprile 2021

2014 e l'amicizia...

 Mirko dei Beehive a parte il 2014 fu un anno importante... 

fu l'anno dell'amicizia:  nuove amicizie... e soprattutto vecchie amicizie riscoperte... che mi risvegliarono da uno stato di "pantofolaia" acquisito in quasi 9 anni di relazione in un susseguirsi di "io e te" e "tu ed io" che sembra sempre bello all'inizio ma spegne tanti entusiasmi a lungo andare...

e così ci fu il primo viaggetto con la mia migliore amica... un weekend a Marettimo tra risate e deliri... 

è assurdo pensare che ci conosciamo dai tempi del liceo e non avevamo mai fatto una cosa simile... 

ci siamo finalmente ritrovate... lei: il mio "muro del pianto", lo sfogo delle mie giornate amare, la compagna di giochi e risate, lei che sa tutto di me... noi che non ci capiamo mai al primo sguardo ma che ridiamo come pazze proprio per questo! Lei che non ci pensa due volte a dirmi quella che pensa in faccia... senza filtri, senza maschere... lei che c'è sempre...

E poi tornò anche una mia cara amica che vive e insegna a Brescia ma che scende sempre per l'estate e le feste... e con lei tutta (o quasi) la cerchia di amici di quando avevo 19 anni... allora era solo la compagnia di amici di quello che io ritenevo ai tempi il mio fidanzato, al contrario di quello che pensava lui! Ma questi sono tempi preistorici ed io ero davvero tanto piccola!

Quella compagnia "in prestito" divenne quell'anno e per un paio di anni a seguire, il mio porto felice... non avevo mai avuto così tanti amici con frequenza così assidua come allora... 

sono sempre stata indipendente e autonoma e le comitive non hanno mai fatto per me... ma grazie a loro scoprì che anche io potevo essere "social", passatemi il termine... serate in gruppo, giornate al mare a giocare in acqua con i materassini o sdraiati in spiaggia ad aspettare il sole calare... weekend estivi allegri e abbronzati... scherzi stupidi ma incredibilmente divertenti... balli di gruppo improbabili... insomma dei miei 30 anni c'era ben poco quell'anno e negli anni a seguire... ma come ho già detto, tutto questo mi riportò alla vita...  ed era tutto quello di cui avevo bisogno...

giovedì 8 aprile 2021

2014: Quel matto son io...

E arrivò Marco nelle vesti del Cappellaio Matto... che mi rese Alice nel Paese delle Meraviglie per un pò di tempo...

Il nostro secondo incontro fu breve... ma ci avvicinavamo piano piano... non so chi dei due fosse più preda o cacciatore... non mi importava... 

quella sera sapevo dove suonava e volevo incontrarlo a tutti i costi, ma nessuno sembrava disponibile ad accompagnarmi... e cosa pensa allora Alice, svampita a 30 anni suonati? 

Di portare con sè i suoi genitori!!!

E di non vergognarsene neanche un pò...

Arrivai a concerto finito, gli presentai i miei senza avergli mai parlato prima e scappò via...

Al terzo incontro migliorai... mi portai mia cugina e il suo fidanzato... nulla avrebbe ostacolato questo folle film che si stava creando nella mia testa... arrivai in tempo questa volta e mi sedetti in seconda fila...

il teatro era stracolmo, non si respirava... subito dopo il concerto iniziò lo spettacolo teatrale e io non sapevo come scappare da quella situazione... troppo esposta per alzarmi e uscire a cercare il bel tenebroso... guardai metà dello spettacolo sperando non fosse scappato via un'altra volta...

ad un certo punto mi decisi di colpo... mi alzai, mi feci spazio tra la folla... eravamo tutti ammassati che quasi non si respirava... mi feci largo e finalmente vidi la luce... 

in tutti i sensi... 

aprì la tenda ed ecco di nuovo quegli occhi azzurri che mi fissavano...

Finalmente parlammo... tanto... mi fece tante domande e mi disse una marea di cose strane... che solo un Cappellaio Matto effettivamente poteva dire.

Da lì seguirono tanti messaggi, a tutte le ore... brani appena registrati inviati solo per me... e risate come se ci conoscessimo da una vita...

Ci fu un primo appuntamento folle in un posto scognito su un pizzo di montagna con una statua di Padre Pio che ci fissava, noi gli unici clienti... quegli occhi dal colore azzurro cielo che mi studiavano e io che quasi non respiravo per questo. Mi portò a casa sua quella sera... non ci provò neanche un attimo... fu un vero gentiluomo... parlammo fino alle 3 del mattino.

Ci fu un secondo appuntamento ancora più folle... tornava tardi dalle prove, stanco morto, mi passò a prendere e mi portò a casa sua a vedere la Divina Commedia di Dante letta da Benigni... Quinto Canto, Paolo e Francesca... tutto molto romantico ma neanche allora ci provò... si addormentò stanco con la testa sulle mie spalle... e si fecero nuovamente le 3 di notte.

Al terzo appuntamento mi infilò una lentina nell'occhio per la prima volta in vita mia e scoprì anche quanto sono cecata! Nulla di romantico in questo... solamente folle! Come quando lo accompagnavo a fare la spesa e faceva lo show al supermecato, senza staccare le sue mani dai miei capelli... era il suo modo di marcare il territorio... 

le mani tra i capelli, lungo il mio collo... ed io lo lasciavo fare tutte le volte.

Marco diventò il mio cavaliere senza macchia... capì subito quanto ero fragile allora e quanto avessi bisogno di una figura forte al mio fianco e decise di esserlo per un pò... fino a quando non fossi stata capace di camminare da sola... mi piace pensare che sia andata così.

Ci furono caffè pomeridiani, serate al cinema, ci furono vasetti di verdure preparati per me e portati al lavoro  e ci furono tanti the notturni... fatti di confidenze, di tante parole e risate... quei the a notte fonda che portarono al nostro primo bacio e alla prima notte insieme...

Ci furono terme in notturna, notti di passione, corse in motorino a tutte le ore per rientrare a casa... ci furono momenti da coppia alle prese con la vita di tutti i giorni... noi che di coppia reale avevamo ben poco...

Ci allontanammo piano piano... lui troppo preso dalla sua carriera musicale non voleva una relazione, e io troppo presa dalla mia libertà ritrovata, mollai la presa... 

Tutto il mio 2014 è Marco... Marco ad intermittenza... periodi si e periodi no... sapevo che quando avevo bisogno di "familiarità", lui c'era... e so che anche per lui in quel momento io ero qualcosa di simile... qualcuno in cui rifugiarsi per un pò... un luogo sicuro in cui mostrare le sue fragilità...  

Il parto

Il 28 agosto, dopo un'intera giornata in  ospedale a monitorare la pressione, fare prelievi, tampone e tracciato... in serata decidono d...